Anche il blog CentoLire si è preso qualche giorno di ferie… Ma siamo tornati e siamo più che mai pronti a ripartire! E se è vero che ogni viaggio prima lascia senza parole e poi diventa qualcosa da raccontare, nel caso di un blog di viaggi deve esserlo a maggior ragione!
Dove vi siete persi questa estate? Vi ha sorpreso la pioggia mentre stavate nuotando? Avete salutato cordialmente qualche alpinista incrociato su un sentiero di montagna? Raccontateci le vostre vacanze e continueremo a sentirci con i piedi nella sabbia ancora per un altro po’!
E per dare il buon esempio leviamo l’ancora e salpiamo dal molo di Viareggio con una barca chiamata Artiglio.
Non si tratta di una barca per signorine, tantomeno assomiglia a quelle che si vedono nelle storie delle influencer su Instagram. L’Artiglio è un motor sailer di 16,5 metri di lunghezza e 26 tonnellate di stazza e ha una storia lunga e gloriosa alle spalle – venne varato nei primi anni Cinquanta -, che si intreccia all’antica tradizione dei palombari viareggini e della subacquea. Potete vedere tutta la storia dell’imbarcazione in una recente puntata di Linea Blu (dove per altro si parla anche di Navigo, nostro partner nel nuovo corso ITS Yachting&Tourism) o leggerla sul sito del club subacqueo omonimo, che dalla sua fondazione, nel 1966, gestisce l’imbarcazione e organizza corsi federali per l’acquisizione dei brevetti di sommozzatore.
Ancora oggi l’Artiglio esce dal porto di Viareggio per raggiungere diversi punti di immersione – a sud verso l’Argentario e le isole dell’Arcipelago Toscano, a nord verso Porto Venere e la Liguria –: a bordo ospita infatti una centrale di ricarica bombole con strumentazione per la misura del monossido di carbonio, bombola di ossigeno, defibrillatore e tutte le dotazioni per far fronte ad eventuali emergenze.
E’ un vero e proprio diving galleggiante, che durante la stagione estiva programma gite nel fine settimana e, nel mese di agosto, una “supergita” di 9 giorni muovendosi tra Elba, Giglio e Capraia.
Può ospitare fino a 16 veri amanti del mare. Le cuccette a castello e lo stile minimale ad alcuni potrebbero apparire spartani, in realtà io preferisco definirlo un ambiente autentico e sincero: l’Artiglio o si ama o si odia, non ci sono mezze misure ed è chiaro fin da subito.
Per dirla secondo il titolo di alcune pagine facebook:
“Sei dell’Artiglio se…
… non soffri il mal di mare. Anche perché il mare, come ricorda il capitano Francesco Di Martino, è liquido e non si comanda, ma su una barca di cotanta mole rollio o beccheggio sono assicurati”
… rendi onore all’addetto alla cambusa e riconosci che non c’è altro aperitivo che tenga: né il Garden di Marina di Campo né il Curandero a Porto Azzurro potranno mai battere uno spritz a prua”
… non stai con le mani in mano e nemmeno tra i piedi”
… eviti le creme solari oleose e sei pronto a toglierti il sale di dosso con un altro bagno in mare”
Immagino sia ormai chiaro che si tratta davvero di un tipo di vacanza esperienziale, unica. E fin qui non siamo ancora scesi sott’acqua, che poi è l’obiettivo di chi si imbarca su questa nave!
Le giornate a bordo ruotano precisamente intorno ai “tuffi”, alle “bolle”. Sono concesse due immersioni al giorno, una a debita distanza di tempo dall’altra per consentire al fisico di recuperare. A quale profondità scendere dipende dal proprio brevetto e dalla propria (in)coscienza.
Cose da vedere ci sono a tutte le profondità: praterie di margherite di mare, gorgonie, polpi, murene, scorfani, cernie, aquile di mare (sì all’Elba!), donzelle pavonine, castagnole, dentici, aragoste…
Un acquario sempre diverso, un punto di vista privilegiato… Fuori e dentro l’acqua!