Cos’è l’Hackathon?
Hack in inglese significa letteralmente tagliare con l’accetta, fare a pezzi. Significa anche violare, attaccare, entrare illegalmente, da qui il sostantivo hacker, utilizzato per descrivere il pirata informatico. Hack però ha anche un’accezione dispregiativa di qualcuno che non è competente nelle sue materie: “what a hack!” si usa spesso nello slang americano e si può tradurre come “che dilettante!”
Pensiamo a tutti questi risvolti semantici e aggiungiamoci la parola maratona, in inglese marathon.
Hackathon è quindi un’unione tra hack e marathon.
E’ un vero e proprio evento organizzato da aziende, enti o amministrazioni pubbliche volto a creare un trait d’union tra il mondo professionale e quello giovanile, quasi sempre universitario. Si tratta di una maratona dalla durata di due giorni (solitamente) in cui le aziende lanciano una call creativa per il lancio di un nuovo prodotto o servizio oppure per esigenze aziendali di riposizionamento di un brand o per venire incontro a momenti di crisi con un’azione creativa di rinnovamento. A rispondere a queste call ci sono giovani volontari che vengono suddivisi in piccoli gruppi e che provano, in modo creativo e soprattutto innovativo, a rispondere ai quesiti posti in essere dall’azienda. Il gruppo che presenterà il progetto migliore vincerà un premio oppure potrà ottenere l’inserimento in azienda oppure la soddisfazione che il progetto venga adottato dall’azienda stessa e possa essere sviluppato sempre con l’aiuto del team vincente.
Il tutto dovrebbe avvenire in modalità gratuita, senza costi per i partecipanti.
Come funziona?
Solitamente l’evento ha tre momenti fondamentali:
- la parte introduttiva durante la quale viene presentato il “problema” o il prodotto, o il perché è necessaria un’azione da intraprendere da parte dell’azienda;
- la parte di brainstorming ed elaborazione dell’idea da parte di gruppi formati dai partecipanti;
- una parte conclusiva dove le idee elaborate diventano protagoniste e vengono valutate da un comitato scientifico esperto.
È una vera e propria gara in forma di maratona, senza momenti di pausa; per raggiungere il risultato e sviluppare la propria idea addirittura, non si dorme la notte.
A cosa può servirmi?
Un hackathon serve soprattutto all’azienda per ottenere risposte ai dubbi che ha sul lancio di un determinato prodotto/servizio (l’evento può essere considerato un vero e proprio test di questo prodotto/servizio) oppure per ottenere (quasi) gratuitamente, da parte di giovani creativi, idee e prodotti su cui incentrare il proprio business.
È vero che in proporzione ci guadagna di più l’azienda, però rimane un modo innovativo di mettersi in discussione e valutare le proprie competenze confrontandole con altri nelle attività di gruppo o addirittura trovare lavoro.
Partecipare a un’esperienza del genere, è un’attività molto stimolante e coinvolgente che permette di conoscere persone interessate allo stesso argomento del tema dell’hackathon e quindi di arricchire il proprio network personale/professionale.
Inoltre non ci sono limiti alla fantasia, ed è possibile sperimentare, in un ambiente stimolante, idee e progetti nuovi che potrebbero rappresentare un approccio nuovo nel contesto di appartenenza. Per ultimo, non meno importante, è possibile imparare dagli altri componenti del gruppo acquisendo competenze tecniche e metodi di brainstorming diversi dai propri.
E tu, a quanti hackathon hai intenzione di partecipare? Scegli il prossimo sul sito di Major League Hacking