Attualità

Occorre veramente una laurea per il turismo?

Turismo, definizione vocabolario Treccani: L’insieme di attività e di servizi a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, riposo, cultura, curiosità, cura, sport ecc.

Da questa definizione si evince che il termine turismo ingloba un’ infinità di attività da conoscere e successivamente da svolgere.

Lavoro all’ufficio orientamento in entrata e all’ ufficio Career Service della Fondazione Campus di Lucca e nello specifico vi parlo della mia esperienza ai Corsi di laurea in turismo.

Occuparsi di orientamento significa avere colloqui con studenti e talvolta con i loro familiari per  informare sui corsi di laurea in Turismo. Capita che gli studenti che incontriamo nei vari saloni di orientamento universitario, chiedano con semplicità: “che vuol dire corso di laurea in turismo?”…e a seguire… “dopo che si fa?” 

 Provo a spiegarvi cosa vuol dire studiare turismo

Il  corso di laurea in Scienze del turismo, si pone l’obiettivo di preparare lo studente attraverso lo studio di diverse discipline, su tutte le tematiche che il turismo offre. Gli studenti sono impegnati nello studio delle lingue (per poterle utilizzare praticamente in ambito lavorativo) in geografia, economia e diritto, statistica, storia dell’arte, storia, museologia, cinema, teatro, antropologia, sociologia, cultura urbana e etica del turismo, informatica.

Questo studio interdisciplinare apre gli studenti a tutte le possibilità di lavoro nel mondo del turismo e lavorando all’ufficio Career Service vi assicuro, che una preparazione culturale nel settore, aiuta molto per trovare un lavoro interessante. 

Nei  Corsi di Laurea in Scienze del Turismo, solitamente in Italia, è previsto uno stage curriculare. Nel caso del Corso di laurea dove lavoro, lo stage viene organizzato dall’ ufficio Career Service. A questa importantissima tappa del percorso di studio gli studenti vengono preparati già dal primo anno, con un corso di 24 ore durante il quale viene loro spiegato come formulare un c.v., fanno dei test per un’autovalutazione delle competenze, incontrano esperti e professionisti dei vari settori del turismo, svolgono colloqui individuali. Tutto questo aiuta loro a capire dove e in quale ambito fare lo stage, che è un’esperienza fondamentale e un trampolino di lancio per entrare nel mondo del lavoro. E per noi, che accompagniamo gli studenti dall’inizio, è un’ enorme  soddisfazione ricevere telefonate come in questi giorni, da parte di responsabili di aziende, solo per elogiare le competenze dei nostri studenti in stage. 

Rispondo alla domanda “e poi che si fa”, portando semplicemente alcuni esempi di  stage e di lavoro dei nostri studenti.

Questa primavera una studentessa ha fatto lo stage in un ente di promozione turistica nel nord Italia e le hanno proposto l’assunzione, un’ altra ha fatto lo stage presso un tour operator, un’altra in un bellissimo hotel a Lisbona, per front e back office, una lavora in un’ agenzia specializzata nell’ organizzazione di eventi, uno studente segue tutta la parte web per una struttura ricettiva di pregio, due studenti lavorano all’ organizzazione eventi del settore giovanile del Milan club e potrei proseguire con innumerevoli altri esempi.

Spero che quanto scritto sia stato utile per capire l’importanza di una formazione universitaria in ambito turistico e quanto bisogno ci sia di persone preparate, soprattutto nel nostro paese a vocazione turistica per eccellenza .

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Federica Nannini
Si occupa dell'Orientamento e del Career Service di Fondazione Campus. Appassionata di viaggi e di enogastronomia.