L’esame di maturità è finito e… ora, che facciamo?
Giustamente, prima o dopo un pò di vacanza, ma per chi non ha ancora le idee chiare il tarlo della scelta del post diploma rimane in sospeso nella mente per buona parte della giornata e allora non dobbiamo farci prendere dallo sconforto o dall’ansia, ma procedere in modo meticoloso verso le varie analisi, cogliendo l’occasione per un sereno confronto con chi siamo e cosa ci interessa, senza preoccuparsi troppo di cosa vogliamo diventare.
I corsi Universitari sono molteplici, credo sia utile per non perdersi, iniziare con una prima scrematura eliminando ciò che sicuramente non interessa cercando di restringere il campo a 4/5 corsi di studio e quindi procedere con l’approfondimento, navigando sul sito fino a leggere i programmi degli esami che hanno più crediti perché saranno quelli che prevedono una mole di studio superiore. A questo punto iniziate a capire se quello che state leggendo è di vostro interesse, in caso positivo controllate anche gli sbocchi lavorativi che sono riportati on line per ogni corso, se anche gli sbocchi lavorativi vi interessano e pensate che potrebbero appartenervi, per maggior consapevolezza cercate un confronto col responsabile dell’orientamento del corso, che vi può dare ulteriori informazioni e con chi sta già facendo una di queste professioni. Considerate inoltre che la maggior parte dei corsi di laurea sono triennali e successivamente è possibile accedere alla magistrale, che può essere un proseguimento della triennale, o una magistrale con diverso indirizzo. Può essere intrapresa nello stesso Ateneo o in Ateneo diverso. Quindi è possibile aggiustare il tiro della scelta fatta oggi al momento della scelta della Magistrale, oppure altra importante alternativa è la possibilità di fare un Master di primo livello dopo la triennale o di secondo livello dopo la magistrale.
Inoltre, oggi, ci sono tante opportunità alternative alla scelta universitaria e comunque valide, per esempio i percorsi ITS – Istituto Tecnico Superiore, che rilasciano un Diploma di tecnico superiore livello 5° riconosciuto nell’European Qualification Framework http://www.anpal.gov.it/europa/European-Qualifications-Framework/Pagine/default.aspx. Questi corsi sono indicati per studenti che amano specializzarsi in un settore, con un impegno di studio teorico non eccessivamente elevato come quello universitario. L’ITS si caratterizza per avere durante il percorso di studio, che dura complessivamente due anni, un cospicuo numero di ore in stage, che viene organizzato e predisposto da uffici specializzati, quindi crea l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro attraverso una struttura organizzata, che ha già ottenuto dalle varie aziende di settore la disponibilità ad accogliere gli studenti. Gli ITS sono corsi finanziati in gran parte dalla Regione, con costi per l’utente decisamente bassi e spaziano nei vari settori, dal turismo, al farmaceutico, all’orafo al nautico, alla moda, ecc… non tutti gli anni vengono attivate le stesse specializzazioni, e cambiano da provincia a provincia, quindi è necessario informarsi su quali sono stati attivati e dove sul sito www.giovanisì.it.
Gli IFTS sono corsi simili agli ITS che rilasciano un livello generalmente da 3° a 4° e hanno mediamente una durata di un anno complessivo tra lezioni in aula e stage.
Esistono anche alcune realtà formative virtuose che offrono corsi professionalizzanti, su figure professionali non ancora riconosciute, perché all’avanguardia nel mercato del lavoro e con un elevato placement al termine. Il riferimento è per es. rivolto a certi corsi nel settore dell’enogastronomia, dell’industria 4.0 e della sicurezza informatica. Per la ricerca di queste scuole, il canale più efficace è internet e trovati i contatti vi consiglio di chiedere un appuntamento con il referente per poter valutare la scuola personalmente.
Buona scelta a tutti!