Wedding planner e tour operator vanno a nozze: il matrimonio perfetto nell’organizzazione di eventi!
La primavera è arrivata. Si allungano le giornate, sbocciano i fiori sugli alberi da frutto, si ha voglia di stare al sole, si inizia a fare il conto alla rovescia per la prova costume… Ma per chi lavora nell’organizzazione di eventi primavera significa una cosa sola: stagione di matrimoni.
Per gli sposi è amore e non ha prezzo. Per catering e wedding planner è business e si paga.
Ma in tempi di crisi, precariato e spending review anche il romanticismo ha preso la piega del low cost: fiori – sharing in chiesa, nozze con lo sponsor e abito bianco da h&m o Zara. Di necessità virtù e poi, a seguire, anche moda: tra ambientazioni cozy e bomboniere shabby chic, complice anche la voglia di tenere un low profile in cui il mantra “less is more” si estende anche al numero di parenti e invitati… l’ultimissimo trend per le nozze 2018 è sposarsi in bianco senza andare in rosso.
Brutte notizie per gli addetti ai lavori? Non necessariamente. L’opportunità sta nell’anticipare la domanda del mercato con offerte innovative: occorre stare al (grande) passo!
Ad esempio proponendo agli sposi un pacchetto all inclusive giacchè il risparmio, con questa formula, non vale solo per le tariffe telefoniche.
Sposarsi su una spiaggia tropicale, a piedi nudi, mentre all’orizzonte si staglia un tramonto da cartolina … Non è un privilegio riservato a pochi, fortunati o vip, anzi: celebrare il matrimonio all’estero può essere molto più economico che nel nostro Paese.
Non è un caso che le coppie che decidono di dirsi “sì, lo voglio” – o meglio, “I will”, dato che la cerimonia viene celebrata, nella maggior parte dei casi, in lingua inglese – sono in grande crescita: giovani tra i 30 e i 40 anni, per lo più, ma non mancano anche coppie alle seconde nozze o con figli, che alla cerimonia tradizionale preferiscono un sogno romantico che sia tutto per loro.
Non si tratta di una messinscena, ma di un matrimonio a tutti gli effetti. Si può scegliere tra rito civile o religioso – quest’ultimo solo in alcune destinazioni come Seychelles e Messico -, sarà poi la stessa agenzia a sbrigare tutte le formalità: dal reperimento di testimoni in loco alle pratiche burocratiche per il riconoscimento in Italia.
Il risparmio sta in questo caso nell’abbattimento delle spese. La maggior parte delle coppie parte senza invitati, così si tagliano tutti i costi tradizionali: dalle bomboniere al banchetto.
“Wedding in Paradise”, “Matrimoni all’estero”, “Le mille e una nozze”, “My wedding travel” e “Fata Madrina” sono solo le prime 5 agenzie specializzate nell’organizzazione di matrimoni all’estero che compaiono facendo una ricerca in rete.
I pacchetti nuziali partono da un costo di 700 euro, comprensivi di celebrante, certificato di matrimonio, spese di registrazione e licenza – che deve essere ottenuta in loco -, bouquet, decorazioni floreali e infine torta e bottiglia per festeggiare. A questo va aggiunto il costo del viaggio e del soggiorno, ma già con 1800 euro a persona si può partire per le Mauritius e tornare in Italia come marito e moglie.
Un’interessante guida di nozze. Blog interessante!
Grazie per l’apprezzamento!